Si sono tenute oggi a Potenza le celebrazioni per la liberazione dal nazifascismo.
Alla presenza delle autorità locali si è deposto una corona al monumento dei caduti in guerra di montereale.
Presenti le associazioni d’arma, partigiane, e tra queste una significativa rappresentanza della Croce Rossa di Potenza e Basilicata con in testa il presidente Regionale Michele QUAGLIANO,
l 25 aprile è una data importante per l’Italia, poiché viene celebrata la liberazione del paese dal nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa data è diventata un simbolo di resistenza e di lotta per la libertà, e viene ricordata ogni anno con cerimonie ufficiali e celebrazioni in tutto il paese.
Il 25 aprile del 1945, dopo anni di dittatura fascista e di guerra, le truppe alleate liberarono l’Italia dal giogo nazista, ponendo fine alla tirannia e alla violenza che avevano segnato la vita degli italiani per così tanto tempo. Questa data è quindi un momento importante per ricordare l’importanza della libertà, della democrazia e della solidarietà tra i popoli.
La liberazione dell’Italia dal nazifascismo rappresentò un importante passo verso la ricostruzione del paese e la costruzione di una società più giusta e democratica. L’esperienza della guerra e della dittatura ha lasciato un segno profondo nella storia e nella memoria collettiva dell’Italia, e la celebrazione del 25 aprile serve come momento di riflessione e di rinnovato impegno per preservare la libertà e la democrazia.
La liberazione dell’Italia dal nazifascismo fu il risultato del coraggio e del sacrificio di molte persone che si opposero alla dittatura fascista e lottarono per la libertà. Tra questi ci sono i partigiani, i combattenti della Resistenza, i militari e i civili che hanno affrontato la guerra e che hanno perso la vita o subito gravi conseguenze per la loro opposizione al regime.
La Croce Rossa Italiana (CRI) ha svolto un ruolo importante nella Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale, offrendo assistenza sanitaria e umanitaria ai partigiani e alle vittime del conflitto.
Durante l’occupazione nazista, la CRI ha operato segretamente attraverso una rete di ospedali clandestini e posti di primo soccorso per fornire cure mediche ai partigiani feriti. Molti medici e infermieri della CRI hanno rischiato la vita per partecipare alle operazioni di soccorso, lavorando sotto falsi nomi e nascondendosi dagli occupanti tedeschi.
Inoltre, la CRI ha svolto un ruolo importante nell’assistenza alle vittime delle deportazioni nei campi di concentramento nazisti, fornendo supporto psicologico e materiale alle famiglie dei prigionieri di guerra e ai civili internati.
La CRI ha inoltre svolto un ruolo importante nell’organizzazione di operazioni di evacuazione e assistenza alle popolazioni colpite dagli attacchi aerei e terrestri durante il conflitto.
In sintesi, la Croce Rossa Italiana ha svolto un ruolo fondamentale nella Resistenza italiana, offrendo assistenza medica e umanitaria alle vittime della guerra e dimostrando un grande impegno per la protezione dei diritti umani e della dignità delle persone in situazioni di conflitto.
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